La nera in un Italia "bianca"
Sono nove anni che vivo in Italia. Vengo dall'Eritrea, sono mezza Etiope. Studio conosco e parlo l'italiano da quando ho 3 anni più altre 3 lingue europee. da aggiungere alle mie due lingue native scritto parlate. Ho frequentato la scuola italiana ad Asmara (Eritrea). Quindi posso dire tranquillamente che Italia è la mia seconda casa. Se mi trattasse come figlia sarebbe anche la mia seconda mamma. Ma in realtà siamo vittime di discriminazione e di non accettazione
In questi anni in Italia ho avuto modo di studiare, lavorare, appassionarmi a cause, stringere amicizie e amare persone e città in giro per l'Italia. Allo stesso modo ho avuto modo anche di notare e deplorare atti di zero amore e disrispetto. Parlo di quello che viene erroneamente chiamato "razzismo", ovvero discriminazione basata su pregiudizi sul diverso ritenendolo inutile o da tenere all'oscuro. Queste vittime di questo atteggiamento sono spesso le persone migranti. Abbiamo più opportunità di mettere a frutto le nostre competenze all'estero che in Italia. Perdita per l'Italia in un mondo sempre più interculturamente ricco.
Il ruolo della politica e dei mass media. Non fanno un buon lavoro
Ora, lungi da me dal parlare di politica o di calcio( con tanti neri non voluti a giocare). Entrambi sono temi che non mi appassionano affatto. Ma della politica riconosco l'importanza e il potere che ha sulle nostre vite quotidiane. Quindi mi tocca parlarne. E l'ho trovata essere spesso-la classe politica- ignorante, disinformata, arrogante ed estremamente razzista e sessista.In Otto anni in Italia ho sfogliato diverse riviste, ho guardato diversi canali, visto diverse serie italiane, telegiornali, reportage...
Sapete cosa manca? La diversità etnica dei dipendenti:
I giornalisti sono tutti italiani, bianchi. Perché non ci sono giornalisti di altre nazionalità? Perché le donne nere vengono scelte spesso e solo per fare le modelle mezze nude e ochette senza apparente valore nei canali più trash? Perché le case pubblicitarie non usano le modelle e i modelli che non siano bianchi caucasici? Si perché non si vede neanche asiatici vero! Quindi figuriamoci se si vedranno persone nere o asiatiche o latine negli uffici pubblici, o privati che siano. Ma come si fa uno screening prima di assumere la gente? Io credo fermamente di si. Le donne e uomini giovani neri li si vede al massimo fare i camerieri, buttafuori nei negozi o locali, servizio pulizie. E spesso una gran percentuale di queste è gente laureata, che parla fluentemente minimo 3 lingue ed è assunta in nero. Quante volte avete visto donne nere in Italia protratte come storie di successo su "DONNA MODERNA"?
Se si parla di neri è spesso e solo per raccogliere soldi carità da mandare in Africa o in Asia o per raccontare di qualche poveretta. Mancano le storie di successo su cui possono rispecchiarsi le bambine non bianche che stanno crescendo in Italia; le famose "seconde generazione" che sono il cavallo di battaglia di partiti simil-democratici e inclusivi. Ma devo vedere non bianchi tra di loro intanto. A quando una vera accettazione del diverso? Italia coraggio!
In Italia, la diversità etnica e di genere è la vera richezza e salvezza per un paese in in crisi
Sono stata un mese in Svezia, due settimane in Francia e una settimana in Svizzera: in tutti e tre gli stati ho visto, cominciando all'aeroporto o stazione treni, persone nere e asiatiche come personale dei servizi della ferrovia o aeroporto. Ho visto persone in varie sfere professionali dentro gli uffici pubblici.
Il problema dell'Italia sono le leggi discriminanti. E sappiamo che parlo della legge bossi fini , che dice che non possiamo (dico noi immigrati regolarissimi e super qualificati) essere assunti nelle scuole, nei lavori pubblici e nelle ambasciate. Perché? Perché questo non è ancora un paese democratico. Lo è solo per i bianchi nativi italiani con facciate di uguaglianza.
Capita di andare a fare la spesa e di non vedere mai ne pubblicità ne prodotti che usino possibilmente modelli di famiglie non bianche. Perché ? Il mulino bianco non lo mangio anch'io? I dentifrici non uso anche io? I vestiti delle linee italiane o di altri Stati non li uso anche io?
Questa sensazione di "essere sbagliate" in colore quindi di non essere poi in futuro come-quella-donna-bianca-in-tv è una sensazione con cui le bambine nere crescono in Italia.
Per esempio non vedo quasi mai bambine nere in giro con i loro capelli naturali. Sono spesso stati "rilassati" con prodotti chimici, nocivi tra l'altro alla loro salute.
Ma non solo, spesso i ruoli di potere e di rappresentanza di comunità e di "decision making" sono occupati da uomini.
La cittadinanza italiana non è un punto di arrivo ma di ri-partenza
Accettazione è il corridoio alla stanza de "l'integrazione" di cui si parla, parla e parla tanto. Credo fermamente che se l'Italia vuole uscire dalla crisi in cui si trova deve dare valore al capitale umano. Fatto di giovani bianchi e non bianchi italiani e non italiani che vivono e studiano e lottano in Italia per creasi una vita. In quasi nove anni in Italia ho conosciuto tanti non italiani vedere la cittadinanza come l'unica soluzione per avere accesso a tante professioni per cui sono preparatissimi.
Ma perché? Perché?
Gli italiani devono per caso essere statunitensi per ricoprire ruoli di managerialità o essere dipendenti in ospedali pubblici quando vengono assunti ? No! Quello che viene messo sotto screening è la loro professionalità. Se l'Italia avrà il coraggio di fare questo nei prossimi 2-3 anni, avrà conquistato il cuore di molti di noi, altrimenti finiamo qui gli studi, e dopo anni ce ne andiamo altrove ad arricchire loro e ad avere dignità noi. Siamo anche tutti noi "etnicamente diversi" la soluzione alla crisi. Basterebbe che la legge in Italia imparasse a rispettarci e darci voce. Perché se ci legittima la legge italiana, possiamo lottare per i diritti nostri e di tutti e potremmo davvero insieme cambiare l'Italia, sentendoci davvero a casa.
La "comunità" migrante è oltre il 10% della popolazione in Italia. Contribuiamo al PIL nazionale annualmente. A quando la visibilità?
Italia in futuro colorata, accogliente e positiva
Il mio appello va a tutti: alle mie sorelle bianche e nere. Siamo sempre state sulla "front line" della lotta alla discriminazione. Siamo sulla strada giusta. Coraggio a noi.Pace e uguaglianza per tutte.
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